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11 dicembre 2011

Il Nobel per la pace a tre donne: "Forze motrici della pace"

Johnson Sirleaf, Gbowee e Karman hanno ritirato a Oslo l'ambito riconoscimento per il loro impegno nella lotta ai diritti umani.
E' stato consegnato a Oslo il premio Nobel per la pace alla presidente della Liberia Ellen Johnson Sirleaf, alla sua connazionale Leymah Gbowee e all'attivista yemenita 32enne Tawakkol Karman, figura di spicco della 'primavera araba'."Voi rappresentate una delle forze motrici più importanti nel cambiamento del mondo attuale: la lotta per i diritti umani in generale e la lotta delle donne per l'uguaglianza e la pace in particolare" ha dichiarato il presidente del comitato Nobel Thorbjoern Jagland, durante la cerimonia.Il 7 ottobre scorso, il comitato aveva annunciato che il prestigioso riconoscimento sarebbe andato alle tre donne "per la loro lotta non violenta in favore della sicurezza delle donne e dei loro diritti a partecipare al processo di pace". Oggi Jagland ha insistito: "Voi date un senso al proverbio cinese che dice che le donne portano sulle spalle metà del cielo" ha aggiunto il presidente del comitato Nobel. E' la prima volta nella storia del Nobel che il premio della pace è attribuito a tre donne.Splendide e sorridenti nei loro costumi tradizionali - tuniche coloratissime per le due liberiane e un hijab preziosamente decorato per la signora Karman - le tre vincitrici hanno ritirato il diploma davanti alla platea di dignitari, fra cui la famiglia reale di Norvegia e la politica ambientalista franco-norvegese Eva Joly. Nella sede del municipio di Oslo, tutta addobbata e piena di fiori per l'occasione, ognuna dei nuovi premi Nobel ha sottolineato l'importanza del ruolo della donna nella risoluzione dei conflitti. Il Nobel per la pace consiste in una medaglia d'oro, un diploma e un assegno da 10 milioni di corone svedesi (circa un milione di euro) che le tre premiate si divideranno in parti uguali.

07 dicembre 2011

Parte dal CTA (Centro Turistico Acli) di Potenza una iniziativa di respiro europeo.

Il 17dicembre 2011 si terrà a Potenza il convegno:

"I BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA E IL TURISMO SOCIALE. UN'OPPORTUNITA' DI TURISMO SOSTENIBILE PER L'ITALIA E PER L'EUROPA".

Rivolto ad amministratori. operatori del turismo e dei beni culturali, a istituzioni e associazioni, a persone e organizzazioni interessate al turismo come conoscenza e valorizzazione del territorio e delle sue culture, il convegno vuole sviluppare una discussione sulla fruibilità dei borghi più belli esistenti in Italia e in Europa, con l'obiettivo di promuovere una rete europea dei borghi di eccellenza "I Borghi più Belli d'Europa (les plus beaux villages d'Europe) partendo dalle associazioni già costituite nei diversi Paesi europei. A questa rete potranno partecipare le associazioni già costituite in Italia (200), in Francia (160), in Belgio (845) e in Romania (40), oltre a quelle in fase di costituzione in Grecia, in Germania, in Portogallo e in Spagna. Nel breve tempo si vuole costituire un gruppo trasversale di iniziativa di Associazioni e di parlamentari europei con i quali fare un incontro a Bruxelles per una proposta al Parlamento Europeo di sostegno della costituenda rete.
Saranno presenti il presidente nazionale dei Borghi più Belli d'Italia(Fiorello Primi), Il Vice Presidente Vicario del Parlamento Europeo (Gianni Pittella), il Vice Presidente Vicario dell'OITS (Bruno Molea), il direttore di Borgoviaggi, che presenterà una proposta di itinerari specifici, e i sindaci dei quattro Comuni della Basilicata già inseriti nel catalogo I Borghi più Belli d'Italia che porteranno la loro testimonianza.

30 novembre 2011

A Firenze la quarta edizione della BITAC

Tutto è pronto per la quarta edizione della Bitac, la Borsa Italiana del Turismo Cooperativo e Associativo che si terrà a Firenze, il 5 e il 6 dicembre. L'iniziativa è promossa da AGCI Culturalia, FederCultura Turismo Sport - Confcooperative e Legacoop Turismo, i settori “turistici” delle tre maggiori centrali cooperative. Nel capoluogo fiorentino è previsto l'arrivo di tante cooperative, consorzi e associazioni che operano nel campo della ricettività alberghiera, extra-alberghiera e, più in generale, dei servizi turistici. Assieme a loro un numero elevato di buyer, CRAL (Circoli Ricreativi Aziendali), associazioni, agenzie di viaggio e tour operator. La manifestazione si articolerà in due giornate. Il lunedì si terranno seminari e incontri per favorire i contatti tra imprese attraverso la condivisione di testimonianze e buone pratiche, il martedì, invece, sarà la volta del matching tra domanda e offerta dopo il saluto ai presenti di Cristina Scaletti, assessore al turismo della Regione Toscana. Il turismo cooperativo ha dimostrato di saper attrarre l'interesse delle persone valorizzando le specificità dei territori, favorendo la collaborazione delle strutture ricettive con i fornitori di servizi culturali, sportivi ed eno-gastronomici. Il risultato è la creazione di un’offerta ricca di contatti umani, di luoghi talvolta poco noti, ma ricchi di storia, di tradizioni. Un’offerta che equivale a una piccola, ma significativa, esperienza di vita.

04 novembre 2011

Vitale (Cta): legge sul turismo è una buona notizia

TURISMO


L'arrivo in Consiglio Regionale della Campania della legge sul turismo è una buona notizia" – lo afferma Pino VITALE Presidente nazionale del CTA - commentando le notizie delle ultime ore che confermano anche il ritorno in giunta del Vice Presidente e Assessore al Turismo Giuseppe De Mita. " E' necessaria stabilità e continuità in un settore strategico per l'economia del paese e del Mezzogiorno – continua Vitale – e la Campania non può continuare a cambiare Assessori al ramo senza approvare la indispensabile legge regionale. In questo senso auspichiamo che il consiglio regionale approvi rapidamente il disegno di legge senza confondere ancora una volta le acque a danno degli operatori turistici e soprattutto dello sviluppo e dell'occupazione della Campania". Il CTA, quindi augura buon lavoro all'Assessore indicando nella valorizzazione del turismo sociale e nella destagionalizzazione alcuni obiettivi primari da perseguire.

23 ottobre 2011

Da Nord a Sud un ponte per la tipicità targato CTA

A Pietrastornina (AV), si terrà un incontro promosso dal Presidente Provinciale del Centro Turistico Acli di Avellino, Luigi Salvati, volto alla valorizzazione dei prodotti tipici locali; un appuntamento di qualità indiscussa che mirerà a far conoscere l’intero territorio Irpino.L’evento, promosso in unione con il CTA Nazionale, punta alla conoscenza e alla riconsiderazione del territorio Irpino e dei suoi prodotti.


Lo scopo fondamentale di tale evento, che porterà per ora un gruppo di 100 soci del CTA di Cremona, è quello di fondere culture diverse e di creare una nuova rete turistica-enogastronomica.


Da Montevergine ci si sposterà verso Pietrastornina dove, accolti dal sindaco, l’Ing. Turtoro Antonio, da Padre Giovanni Merolillo, dal Presidente Nazionale CTA, l’irpino Pino Vitale e dal Segretario Nazionale della FAP Acli Pasquale Orlando, sarà possibile gustare i più importanti prodotti tipici della zona, godendo della suggestiva realtà della nostra terra.


Sarà possibile, inoltre, gustare un ottimo pranzo presso il ristorante “Il Buongustaio”, nonché ammirare uno scenario reso possibile grazie a stand e gazebi messi a disposizione dall’Associazione “La Vela”.Al termine della giornata verrà consegnato agli ospiti un sacchetto contenente prodotti locali, grazie a “Print Solution”.
Gli organizzatori confidano in una forte e grande partecipazione ed auspicano che questa sia solo la prima tappa di un tour turistico culturale ed enogastronomico, che già da ora prevede un possibile incontro di un ulteriore gruppo proveniente dal CTA di Roma.

21 ottobre 2011

Passione, progettazione, professionalità, le tre P per il Centro Turistico ACLI

Analisi, confronto linee guida per r-innovare il CTA - Meeting formativo della grande organizzazione del turismo sociale aclista

Cento tra dirigenti e operatori del turismo sociale sono a Ischia presso l’Hotel Moresco per partecipare a un grande appuntamento formativo promosso dal CTA, l’ente di turismo sociale promosso dalle ACLI. Provenienti da ogni parte d’Italia i partecipanti si confronteranno sulla nuova domanda turistica al tempo della crisi approfondendone gli aspetti economici e culturali, con loro esperti di marketing e promozione ma anche filosofi, sociologi e giuristi.
“La nostra idea – spiega Pino Vitale presidente nazionale- è quella di mettere in campo esperienze autentiche e forti di socializzazione, di conoscenza e stili di vita rinnovati mantenendo alta la professionalità delle nostre proposte sempre con un occhio attento allo sviluppo territoriale e all’occupazione giovanile. Un grande incontro formativo e di studio – spiega il Presidente Nazionale – per calibrare al meglio la nostra programmazione annuale tenendo conto nella progettazione di interventi turistici innovativi anche l’esigenza della destagionalizzazione”.
La scelta di Ischia come sede dell’iniziativa dell’organizzazione turistica delle Acli conferma al legame storico con l’Isola Verde già sede in passato di numerose iniziative. All’incontro parteciperanno anche molti dirigenti del sistema Acli nell’ottica di un lavoro comune dell’associazionismo sul terreno del turismo sociale.
“Il diritto alla vacanza delle famiglie popolari rischia di essere messo in difficoltà dalla crisi economica- spiega Pino Vitale presidente nazionale del CTA- quando leggiamo del crollo delle prenotazioni e della bassa occupazione delle camere d’albergo,sappiamo che si tratta di persone che hanno dovuto rinunciare alla vacanza, allo svago, al turismo”.
Il CTA, da anni, si occupa di turismo sociale e ogni anno organizza migliaia di cittadini con proposte di alta qualità e costi corretti.
“Oggi vogliamo puntare alle famiglie con proposte innovative capaci di garantire svago,cultura e qualità della vita-continua Pino Vitale- l’altra sfida è quella di concordare con gli operatori e le strutture turistiche l’allargamento concreto delle opportunità per le persone disabili che incontrano ancora enormi difficoltà nella fruizione turistica”.
Parlare di turismo per le famiglie, in periodi di crisi economica, e nei mesi non tradizionalmente legati ai periodi di ferie, come l’estate, può sembrare quasi una provocazione. Non lo è affatto, invece, se il turismo del quale ragioniamo diventa accessibile a tutti. Un turismo – come si afferma oggi con terminologia ricorrente – veramente “solidale”. Solidale ma buono, di serie A!


18 ottobre 2011

Rush finale per il servizio civile

La presentazione delle domande fino al 21 ottobre. Per i lettori una selezione degli enti disponibili
Ultimi giorni per il partecipare al bando sul servizio civile 2011. La scadenza per poter inviare le domande è fissata al 21 ottobre 2011, alle ore 14:00. Chi è interessato deve inviare la richiesta all'associazione direttamente, la quale informerà i candidati sul processo di selezione. L'età minima è 18 anni, quella massima, è fissata al compimento dei 29 anni, vale a dire possono presentare domanda tutti i giovani che hanno compiuto 28 anni e 364 giorni. Ai volontari spetta un compenso di 14,46 euro netti giornalieri, per un totale 433,80 euro netti mensili

10 ottobre 2011

Lavoro. Donne e giovani si raccontano

Una ricerca della Acli realizzata con 150 interviste realizzate nei paesi dell'Uninone Europea

“Io non riuscirei a fare un lavoro che non mi faccia sentire utile… non riesco a lavorare solo per i soldi”. “Il lavoro è importante, ma non può mai prevaricare la vita, che spesso è messa da parte”. “Per me il lavoro è una sfida, e non mi tiro mai indietro”. Sono alcune delle testimonianze dei giovani e delle donne intervistate dalle Acli internazionali (Fai) in 9 Paesi europei (Belgio, Francia, Gran Bretagna, Germania, Italia, Olanda, Svizzera, Albania e Kosovo) per un’indagine qualitativa presentata oggi a Londra nel corso del seminario internazionale promosso dal Centro europeo per i problemi dei lavoratori (Eza). “L’umano lavoro. Biografie lavorative di donne e giovani in Europa” è il titolo della ricerca (oltre 150 interviste semi-strutturate) che mira ad indagare vissuti, bisogni e aspettative rispetto ai temi del lavoro e della rappresentanza.
“Da sempre ho sentito dire che il lavoro nobilita l’uomo – dice una donna francese –. Ora sono consapevole di quello che significa, ho preso coscienza di questa nobiltà che interessa qualsiasi lavoro dignitoso. La nobiltà consiste nel fatto che lavori per apportare qualcosa alla società. E anche il lavoro che può apparire più banale serve a mandare avanti questa macchina che è il mondo”. Malgrado la crisi e le difficoltà che giovani e donne incontrano, in Italia come in Europa - scrivono i ricercatori delle Acli – emerge dalle risposte «un grande investimento ideale nel lavoro, in termini di valori e significati». “Per me la vita dovrebbe essere incentrata, anche in ambito lavorativo, nell’aiutare gli altri”, dice una ragazza inglese.
I significati immateriali del lavoro prevalgono su quelli materiali nelle biografie dei giovani e delle donne. C’è chi considera il lavoro un mero strumento per la sicurezza e l’indipendenza economica; chi gli attribuisce invece la capacità di andare oltre e offrire un contributo più profondo alla vita, sia individuale che collettiva. «Sono sicuro di aver dato il mio contributo all’ufficio legale portando molti valori democratici nelle leggi del Kosovo», afferma un giovane avvocato kosovaro.
Sul piano individuale, “il lavoro è un modo per avere un’identità, perché purtroppo sei quello che fai. Per questo cerchiamo di fare qualcosa che ci rappresenti” dichiara una giovane lavoratrice francese. Il lavoro è anche una sfida: “Confrontarsi con se stesso, mettersi alla prova e mettersi in gioco per ottenere qualcosa in più” – dice un altro giovane. Sul piano delle attitudini richieste, “uno dei valori importanti è di essere flessibili – dice un giovane tedesco –: cioè adattarsi a situazioni nuove, spesso collegate con problemi”. E poi “essere creativo, prendere iniziative e portare qualcosa di più”, testimonia un suo collega belga.
Per quanto riguarda le donne, pur riconoscendo che ci sono leggi, strumenti e misure, gli intervistati riferiscono di una realtà quotidiana assai diversa, di difficoltà e ineguale trattamento, legato soprattutto alla maternità, alle retribuzioni, al peso dei carichi familiari.
“Quando sono diventata mamma ovviamente i miei orari sono cambiati – racconta una donne inglese – e non è stato possibile recarmi sempre in ufficio perché non avendo famiglia e non volendo lasciare il bambino con estranei ho preferito cambiare, lasciare il lavoro”. Una sua collega albanese: “Mi piace tanto lavorare e lavoro con tanta gioia, solo mi stanco molto con i lavori di casa. A casa ho troppo lavoro da fare. Nessuno mi da una mano e ho 3 uomini in casa. Appena finisco qui si comincia il lavoro a casa e vice versa senza sosta, senza respirare. A volte sono molto più contenta quando vengo a lavorare, perché quando mi siedo davanti alla macchina da cucire mi rilasso”.
Il lavoro rimane dunque per le donne europee uno strumento di emancipazione (“Non fare lavorare le donne è un modo per tenerle legate”) e di piena cittadinanza: “Il mio lavoro – racconta una donne inglese – mi dà la possibilità di sviluppare un’altra parte di me stessa, forse più privata, anche più creativa, diciamo è un’altra parte di me e mi mancherebbe se non l’avessi”.
Per quanto riguarda i giovani, spiegano i ricercatori, il quadro è ancora più fosco: quelli occupati, hanno di solito condizioni lavorative precarie; quelli non occupati si dibattono nella ricerca di un lavoro. Dalle numerose interviste realizzate si delinea il profilo di «una generazione sacrificata e condizionata dalle scarse tutele anche per l’avvenire. Una sorta di “buco nero” nella catena generazionale».
“Anche quando prima o poi la crisi finirà, laddove dovesse finire, ci saranno conseguenze per questa generazione, che non finiranno nel giro di pochi anni e che sono convinto ci trascineremo a vita. Chi oggi è un cassaintegrato, chi oggi è un precario, chi oggi non ha la possibilità di risparmiare, chi non ha la possibilità di costruirsi una famiglia, di costruirsi anche delle reti sociali stabili, di costruirsi un futuro previdenziale … è destinato a vivere una sorta di crisi permanente C’è questa generazione, che è una generazione di mezzo, che, continuerà a pagare un prezzo molto alto. Oggi pesa sulle spalle dei genitori e domani sarà una generazione che peserà sulle spalle dei figli” (Testimone, Italia)
Malgrado tutto ciò, scrivono i ricercatori delle Acli, «i giovani non smettono di aver fiducia nell’Europa, considerato uno spazio vitale e imprescindibile quando si parla di lavoro. Sottolineano però l’importanza di una accelerazione nella costruzione europea sotto il profilo sociale e politico, a riprova della incompletezza di un sviluppo unicamente economico».
Infine il tema della rappresentanza e della partecipazione. Tra gli intervistati prevale l’atteggiamento della delega: “Non so come funzionino – dice una donna inglese – però mi aspetterei di vedere riconosciuti i miei diritti rivolgendomi ad un sindacato”. Disimpegno e lontananza sono gli atteggiamenti più problematici, in cui ricadono coloro che non si sentono rappresentati e che per questo non sono stimolati a partecipare (“Non ho mai approfondito l’argomento, non ho mai avuto l’occasione di essere quantomeno informato a sufficienza o di trovarmi a partecipare”, giovane olandese). Eppure emerge – affermano i ricercatori - «il bisogno di nuovo modello di rappresentanza che vada oltre la delega e la militanza tradizionale, al quale arrivare attraverso un percorso di riconoscimento e superamento delle nuove forme di lavoro sempre più precarizzate e individualizzate».

07 ottobre 2011

Turismo

Acli, corso per i volontari dell'accoglienza turistica


L'Associazione Volontari Aclisti organizza un corso, nella Sala Conferenze del Planetario, sul tema "Lo sviluppo dell'accoglienza rivolta al turismo culturale e sociale, grazie anche alle nuove tecnologie disponibili". Il Corso di formazione, rivolto a volontari, attraverso seminari in aula e visite guidate, ha lo scopo di formare la figura di "Mediatore Culturale dell'Accoglienza" per l'assistenza e l'accoglienza, anche mediante strumenti informatici, ai gruppi di turisti culturali, scolastici e del turismo sociale che raggiungono Ravenna e la sua provincia.
Il corso inizia il 19 ottobre ed è articolato in 8 incontri settimanali in aula e circa 10 visite guidate dei principali monumenti e musei di Ravenna e Provincia. I temi trattati vanno dalle tecniche di comunicazione a quelle di valorizzazione del patrimonio UNESCO della città, dalla candidatura di Ravenna a Capitale Europea della Cultura alla storia dell'Associazionismo solidale dopo l'Unità d'Italia; le informazioni complete e la documentazione sono reperibili sul sito www.volontariaclisti.org, oppure telefonando al 389 6535450.

06 ottobre 2011

CENTRO TURISTICO ACLI



Percorso Formativo Nazionale CTA
“Passione, progettazione e professionalità: analisi, confronto e linee guida per r-innovare il CTA"

Ischia 12 – 15 Ottobre 2011




PROGRAMMA:
Mercoledì 12 ottobre 2011
Pomeriggio, ore 15.30: INIZIO dei LAVORI
· Presentazione dell’attività nazionale CTA
Pino Vitale, Presidente Nazionale CTA
· Introduzione del percorso formativo “Passione, progettazione e professionalità:
analisi, confronto e linee guida per r-innovare il CTA”
Matteo Altavilla, Vice Presidente Vicario Nazionale CTA
· Analisi sulle organizzazioni
Mauro Ferrari, Sociologo
· Il mercato turistico, trend e prospettive
Fabiola Sfodera, Docente di Marketing e Management
· Importanza della comunicazione nel turismo sociale
Gabriele Polla, Vice Presidente Nazionale CTA
ore 19.30: chiusura lavori e cena
Giovedì 13 ottobre 2011
Mattina, ore 9.30: PROSEGUO dei LAVORI
· Saluto
Andrea Olivero, Presidente Nazionale Acli
· Dalle tesi congressuali alle strategie organizzative
Matteo Altavilla, Vice Presidente Nazionale CTA
· Riflessioni sui sistemi organizzativi del sistema Acli
Roberto Oliva, Segretario Generale Acli
· Tesseramento di sistema
Pierpaolo Napoletano, Responsabile Nazionale Sviluppo Associativo
· Sviluppo delle aree del Mezzogiorno
Gianluca Budano, Responsabile Acli Mezzogiorno
· Il ruolo dell’informazione statistica nei percorsi di innovazione del CTA
Gianfranco Zucca, IREF
· Laboratorio sui “turismi”: giovanile, inclusivo, accessibile
Fabiola Sfodera, Docente di Marketing e Management
ore 13.30: pausa pranzo
Pomeriggio, ore 15.30: RIPRESA dei LAVORI
· Conclusioni dei lavori sui “turismi”: giovanile, inclusivo, accessibile
Fabiola Sfodera, Docente di Marketing e Management
· Identità delle organizzazioni
Mauro Ferrari, Sociologo
· Il Decreto Legislativo 23 maggio 2011 n.79 – aspetti legali
Marco Ferrero, Avvocato
ore 19.30: chiusura lavori e cena
Venerdì 14 ottobre 2011
Mattina, ore 9.30: PROSEGUO dei LAVORI
o Restituzione dei lavori di gruppo
· Il Decreto Legislativo 23 maggio 2011 n.79 – approfondimento
Tito Livio Mongelli, Esperto di Turismo Sociale
· Turismo Sociale come strumento educativo
Don Salvatore Fratellanza,Direttore dell’ufficio per la Pastorale del Tempo
Libero, Turismo, Sport della Diocesi di Napoli
· Contributi del sistema Acli: riflessioni, analisi e proposte
Michele Rizzi, Vice Presidente Vicario Nazionale Acli
Maria Grazia Fasoli, Membro di Presidenza Nazionale Acli
Lidia Borzì, Responsabile Ufficio Progetti Acli Nazionale
Giuseppe Failla, Segretario Nazionale GA
Pasquale Orlando, Segretario Nazionale FAP Acli
Elisabetta Mastrosimone, Responsabile Nazionale US Acli area Welfare
Michele Zannini, Presidente Nazionale Acli TERRA
ore 13.30: pausa pranzo
Pomeriggio, ore 15.30: RIPRESA dei LAVORI
Contributi esterni:
· Consorzio Alilauro
Vito Mattera (Responsabile Azienda)
· Mondial Assistance
Marco Rencricca (Responsabile area Assistance)
· Confronti e Dibattito
ore 19.30: chiusura lavori e cena
Sabato 15 ottobre 2011
Mattina, ore 9.30: PROSEGUO dei LAVORI
· Proseguo dei percorsi formativi e di coordinamento regionale e nazionali
· Confronti e dibattito sui temi affrontati.
· Conclusioni del percorso formativo “Passione, progettazione e professionalità:
analisi, confronto e linee guida per r- innovare il CTA”.

30 settembre 2011

Giornata mondiale del turismo: più responsabilità per un fenomeno globale

“Il turismo, ponte tra le culture”


Sono stati 940 milioni i turisti che nel 2010 hanno varcato le frontiere del proprio paese e il turismo internazionale è un fenomeno in tendenziale crescita . Il turismo, cioè “la pratica, l'azione svolta da coloro che viaggiano e visitano luoghi a scopo di svago, conoscenza e istruzione” (secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale del Turismo - UNWTO), è uno degli aspetti più tipici dell’epoca moderna, un fenomeno che segna alla radice la mentalità contemporanea.
La crescita inarrestabile del numero di persone che si muovono – e del giro di affari creato intorno ad esse – ha portato alla ribalta le luci e le ombre di una realtà umana segnata da aspetti positivi ma pure da inquietanti criticità. Il turismo può liberare e rendere schiavi, può favorire l’incontro paritario tra le culture (l’“Alleanza delle civiltà”, promossa nel 2005 dalle Nazioni Unite su iniziativa di Turchia e Spagna) o perpetuare una logica razzista e colonialista, può diffondere il rispetto per l’ambiente o determinare una sua ulteriore distruzione.
Per essere davvero tale, oggi il turismo deve essere sostenibile e responsabile. A livello internazionale sono nati così diversi codici di comportamento rivolti ai viaggiatori, ai paesi ospitanti, alle aziende del settore con l’intenzione di suggerire buone pratiche ma anche per lottare contro gli abusi, in particolare contro il turismo sessuale minorile.
L'odierna 'Giornata mondiale del turismo' invita a domandarci in quale situazione siamo. Innanzitutto alcuni dati. Secondo le cifre fornite dall’UNWTO, relativamente al 2010 (in .pdf), tra i paesi più gettonati dal turismo internazionale la Cina consolida la sua posizione sia in termini di arrivi sia di introiti in denaro. La classifica degli arrivi è la seguente: prima la Francia (con 77 milioni di turisti), poi gli Stati Uniti, terza appunto la Cina, quarta la Spagna e quinta l’Italia. Rispetto ai livelli del 2009, anno in cui si è sentita pesantemente la crisi economica, l’anno successivo si è registrata una crescita degli arrivi del 6,6% giungendo alla cifra dei 940 milioni di persone che si sono spostate a scopo turistico (23 milioni in più rispetto al 2008).
L’Europa nel suo insieme rappresenta ancora il 51% degli arrivi complessivi, mentre l’Africa soltanto il 5%. Come entrate derivanti dal settore gli Stati Uniti sono in testa con più di 100 miliardi di dollari; segue la Spagna ma con circa la metà degli introiti; a seguire Francia, Cina e Italia. Globalmente il turismo ha generato un volume di entrate pari a 919 miliardi di dollari a cui si aggiungono i 170 del trasporto dei passeggeri. Va notata poi la crescita esponenziale della Cina come spesa: i turisti cinesi negli ultimi dieci anni hanno moltiplicato di quattro volte le risorse destinate ai viaggi. È istruttivo evidenziare come i mesi più turistici siano quelli dell’estate dell’emisfero boreale, cioè luglio e agosto che quasi raddoppiano le presenze rispetto a febbraio e novembre: anche in questo campo dunque si profila una profonda spaccatura tra il Nord e il Sud del mondo, con quest’ultimo nella funzione di recettore.
Nei primi mesi del 2011 si è ancora registrato un trend di crescita globale con due eccezioni che risentono di grandi avvenimenti politici e naturali: da un lato la rivolta del mondo arabo (che ha segnato una gravissima crisi dei flussi turistici soprattutto verso l’Egitto), dall’altro il terremoto in Giappone con la conseguente crisi nucleare. Nonostante tutto però quello del turismo resta un settore trainante dell’economia mondiale. Per questo deve essere costantemente monitorato anche dal punto di vista etico.
Negli ultimi anni si sono moltiplicate le iniziative culturali e politiche, per evidenziare la necessità del turismo sostenibile e per dare strumenti normativi per combattere i crimini legati al sistema. La notizia più recente porta la data del 19 settembre scorso, quando 14 importanti aziende spagnole del settore hanno sottoscritto, a margine del primo Congresso internazionale sul rapporto tra turismo e etica svoltosi tra il 15 e il 16 settembre a Madrid, il Codice etico universale per il turismo. Quest’ultimo documento, approvato il 21 dicembre di 10 anni fa dalle Nazioni Unite, è la pietra miliare per verificare la qualità e la sostenibilità di un turismo giusto e umano che favorisca il miglioramento individuale, la conoscenza tra i popoli, l’incontro tra le culture, lo sviluppo della persona anche durante il riposo o la vacanza.
Uno degli aspetti più tragici e oscuri del turismo è sicuramente la vacanza per fini sessuali soprattutto quando coinvolge minori e bambini. Secondo l’ECPAT International, un network di organizzazioni che lottano contro la prostituzione minorile, il traffico di bambini e la pedofilia anche online, i “turisti sessuali” sono nella stragrande maggioranza persone normali, anche donne, di tutte le età e di tutti i ceti sociali; di minore impatto (ma che acquista grande evidenza sui mass media) è l’incidenza di pedofili. Le mete abituali dei turisti sessuali sono il Messico, il Brasile, la Thailandia e le Filippine (con circa 20 mila minori coinvolti soltanto nell’area della capitale Manila) ma come nuove destinazioni stanno emergendo la Colombia, il Sudafrica, l’India e soprattutto il Vietnam e la Cambogia (circa 30 mila bambine sono schiave della prostituzione): non manca pure l’Europa con la Bielorussia!
Le vittime degli abusi sessuali sono bambine e bambini poveri, appartenenti a minoranze etniche o a gruppi sociali emarginati; sono minori costretti a lavorare, spesso vivendo per strada lontano dalla famiglia (oppure sono orfani per vari motivi, in particolare a causa dell’Aids).
Per estirpare questo fenomeno occorrerebbe un grande cambiamento di mentalità nei cittadini “ricchi”: una svolta che richiede tempi lunghi. Nel frattempo è necessario il rinforzo della legislazione nazionale per reprimere i crimini, la nascita di norme extraterritoriali, l’attenzione costante al fenomeno. Se fare la spesa al supermercato è diventato, come tutta una serie di altri comportamenti quotidiani, un atto politico, scegliere di fare un viaggio lo è ancora di più, perché ne va della vita di molte persone e della qualità del futuro. Anche nostro.

28 settembre 2011

Accordo Ministro del Turismo

Il Ministro Brambilla un modello per lo sviluppo del turismo sociale in Italia.”


L’INPDAP ha firmato un accordo di collaborazione con il Ministro del Turismo che consentirà agli iscritti (pensionati, famiglie con bassi redditi e ai portatori di disabilità di ogni livello) di effettuare soggiorni in località turistiche grazie al sistema dei buoni vacanze.
Gli iscritti all’Inpdap che appartengono alle categorie sopra descritte, potranno prenotare una vacanza nelle strutture convenzionate godendo del contributo dello Stato e di una quota aggiuntiva messa a disposizione dall’Istituto. Una particolare attenzione sarà riservata alle persone con disabilità.
L’erogazione di questi particolari buoni vacanze avverrà sulla base di un bando, in fase di predisposizione da parte della competente Direzione Centrale Credito e Welfare di questo Istituto, che sarà regolarmente pubblicato nei prossimi mesi.
Il testo integrale dell’accordo di collaborazione, ed ogni ulteriore informazione, è consultabile sul sito www.inpdap.it

Turismo sociale: proposta di legge

Il turismo sociale è visto da consiglieri come "risorsa per l’Umbria e risposta alla crisi" per promuovere il territorio e l'economia regionali
“Favorire la diffusione del turismo sociale come forma di arricchimento culturale, risposta alle nuove esigenze sociali, opportunità per promuovere il patrimonio ambientale e artistico del territorio e innovativa occasione di sviluppo per l’economia regionale”. Questi gli obiettivi della proposta di legge presentata, stamani, dai consiglieri regionali del Partito democratico Luca Barberini e Andrea Smacchi, per introdurre il concetto di turismo sociale nell’attuale legislazione regionale.“Una regione piccola, ricca di storia, di tradizioni e di cultura come l’Umbria – spiegano Barberini e Smacchi – si presta particolarmente alla filiera del turismo sociale, una forma alternativa di ricettività, che favorisce l’incontro e la socializzazione, preservando e valorizzando le risorse del territorio, ma anche dando a tutti l’opportunità di godere del proprio tempo libero. L’approccio dell’attuale legislazione turistica regionale è incentrato sull’industria alberghiera: era necessario inserire nella normativa un riferimento sull’importanza del turismo sociale quale strumento utile a creare nuove opportunità nel sistema turistico umbro, considerando sia il bisogno di relazionalità espresso dalla società moderna e sia le difficoltà generate dalla crisi economica e sociale, che rischiano di escludere alcune categorie dai circuiti turistici”.“Anche il Parlamento europeo, in una risoluzione del febbraio 2000 – proseguono i due consiglieri – ha più volte riconosciuto il turismo sociale come conquista irreversibile, che contribuisce a eliminare le discriminazioni e l’esclusione di tutti coloro che hanno una cultura differente e mezzi finanziari ristretti. Scopo di questa proposta di legge è, dunque, quello di facilitare lo scambio di conoscenze ed esperienze, in una società sempre più globale e multietnica, di allargare gli orizzonti relazionali dei cittadini, assicurando, al tempo stesso, un flusso costante di presenze, destinato a scongiurare i fenomeni stagionali. Compito della Regione sarà quello di prevedere risorse destinate a finanziare quei progetti che si pongano nel rispetto dei principi del turismo sociale e siano idonei a valorizzare al massimo le risorse del territorio regionale”.“In questa fase di crisi – concludono Barberini e Smacchi – ci sembra, inoltre, doveroso riconoscere il ruolo fondamentale dei soggetti “no profit”, gli unici in grado di garantire a persone di ogni età e classe sociale, l'accesso a quel turismo sostenibile e responsabile che contribuisce, in modo equo e positivo, allo sviluppo economico di un territorio e alla piena realizzazione dell’individuo. Il turismo sociale, dunque, rappresenta anche un modo per attuare il principio di sussidiarietà”.

Si dimette De Mita, assessore al Turismo della Campania

Ha consegnato ieri le sue dimissioni l'Assessore Regionale al Turismo della Campania, Giuseppe De Mita. Dimissioni annunciate, quelle dell'esponente dell'Udc, che arrivano al termine di un periodo tormentato della Giunta Regionale Campana. De Mita ha affidato a una nota le sue motivazioni, che attribuisce "alla continua contrapposizione politica con il presidente e l'esecutivo".

Il non profit si ritrova a Napoli

Al via il 30 settembre il seminario del progetto di formazione dei quadri del terzo settore meridionale


I dirigenti regionali delle più importanti organizzazioni di terzo settore di sei regioni meridionali (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia), si incontrano a Napoli per il seminario conclusivo del progetto di Formazione dei Quadri del Terzo Settore meridionale (FQTS). Un appuntamento importante a cui parteciperanno oltrre 200 quadri del non profit italiano.
Al centro di questa seconda edizione il tema dei Beni Comuni del Mezzogiorno, da salvare, curare e riprodurre, come realtà intorno alla quali favorire processi di sviluppo e coesione sociale, in un’ottica di sussidiarietà e di partecipazione democratica tra le organizzazioni della società civile, i cittadini, il terzo settore e le istituzioni locali.
Durante la tre giorni, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (nella giornata di sabato 1°ottobre), saranno esposti i sei progetti di collaborazione partecipata sulla gestione dei Beni Comuni, realizzati da ciascuna regione.
Il progetto è promosso dal Forum del Terzo Settore, Consulta Nazionale del Volontariato, ConVol (Conferenza Permanente Presidenti Associazioni e Federazioni Nazionali di Volontariato) e CSVnet (Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato), con il sostegno della Fondazione CON IL SUD.
“È sempre più cruciale – sostiene Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore - il ruolo del terzo settore nel dare risposte e servizi a bisogni di cittadini non soddisfatti dall’intervento pubblico (Stato-Regione-Enti locali) e dal mercato.” “L’incontro dei dirigenti del terzo settore – prosegue Olivero – ha una forte valenza sociale, ed è strategico a livello politico perché indica una strada per il cambiamento del Paese. Un cambiamento vero, che parte dal basso e dalla responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti.”
“La formazione dei quadri delle organizzazione del terzo settore è una evidente necessità – dichiara Emma Cavallaro, presidente ConVol - . Per quel che riguarda il volontariato, la dimensione della gratuità organizzata resta, assolutamente, il contributo fondamentale che noi possiamo offrire al benessere delle comunità ed alla crescita di tutto il terzo settore, insieme con la capacità di guardare ai cambiamenti sociali sapendo innovare i nostri interventi, e la nostra governance e scegliere strategie che sappiano andare oltre l’immediato. La gratuità se è vera è un modo di intendere la vita e le relazioni sociali. E per questo essa rappresenta una forte e profetica provocazione per tutta la società”.
“E’ strategico che i Centri di Servizio per il Volontariato (CSV), siano parte attiva di questo percorso - afferma Marco Granelli, presidente di CSVnet -. La formazione del volontariato è una delle funzioni istituzionali dei CSV, ed è importante che proprio loro, in particolare i CSV del meridione, abbiano colto questa iniziativa come un momento di confronto sulle proprie competenze per continuare ad essere al fianco delle associazioni e per favorire il loro sviluppo”.
Un significativo traguardo raggiunto dal terzo settore e dalle organizzazioni di volontariato è la buona pratica della Puglia dove è stato siglato un "Patto di Sussidiarietà" con le pubbliche amministrazioni che si sono impegnate a promuovere sul territorio la costituzione di "Case della sussidiarietà e dei beni comuni", strutture a servizio della cittadinanza attiva e deputate alla salvaguardia, valorizzazione e riproduzione dei beni necessari ad una convivenza civile, sostenibile, inclusiva e pacifica.
Alla tre giorni di studi e dibattiti prenderanno parte numerosi e significativi docenti universitari ed esperti: Emma Cavallaro (Presidente ConVol); Francesca Coleti (Portavoce Forum Campania); Giuseppe Cotturri (Università di Bari); Andrea Volterrani (Università di Tor Vergata); Marco Granelli (Presidente CSVnet e Assessore alla Sicurezza e al Volontariato del Comune di Milano); Sergio D’Angelo (Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli); Alberto Lucarelli (Assessore ai Beni comuni del Comune di Napoli); Fausto Casini (Coordinatore della Consulta del Volontariato); Mauro Giannelli (Coordinatore dello staff nazionale FQTS); Piero Fantozzi (Università della Calabria).
La sessione conclusiva di domenica 2 ottobre “Il lavoro comune per un rinnovato impegno” vedrà gli interventi di: Giuseppe Guzzetti (Presidente ACRI), Carlo Borgomeo (Presidente della Fondazione CON IL SUD), Andrea Olivero (Portavoce del Forum del Terzo Settore), Ugo Ascoli (Università Politecnica delle Marche) e Luciano Squillaci (Consigliere Delegato CSVnet).

Acli. Mezzogiorno, necessarie nuove politiche per la formazione e il collocamento

Queste le soluzioni proposte dalle Acli per risollevare il Mezzogiorno


Un danno insostenibile per il Sud. Così il responsabile delle Acli per il Mezzogiorno Gianluca Budano commenta lo «tsunami demografico» i dati del rapporto Svimez sull’economia meridionale, diffuso ieri.
Nessuno stupore però sul quadro disegnato dall’Associazione per lo Sviluppo del Mezzogiorno.
«I dati del Rapporto Svimez purtroppo non ci meravigliano - spiega Budano che è anche presidente delle Acli pugliesi - anzi confermano le preoccupazioni da anni manifestate e l'idea che i problemi del Paese, simili lungo tutto lo Stivale, si ripercuotono con intensità sempre maggiore nel Mezzogiorno». « La forte emigrazione di giovani cervelli- prosegue il dirigente - verso l’estero o il Nord Italia procura un danno insostenibile all’economia del Mezzogiorno e prima ancora alle famiglie, che nella formazione dei figli hanno investito le proprie risorse e assistono alla beffa di vedere i benefici dei loro investimenti ripercuotersi in territori diversi da quelli d’origine».
Per risolvere in parte il problema bisognerebbe secondo Budano pensare a «politiche di formazione professionale mirate, non estemporanee, fortemente legate al territorio e ai suoi specifici bisogni formativi e occupazionali» e a riformare il sistema di collocamento dei lavoratori.

Rapporto Svimez

L’ente per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno ha pubblicato il Rapporto 2011: male Campania e Sannio
Nessun comune della provincia è citato tra le zone in crescita.

Male anche il capoluogo

Un Mezzogiorno in recessione nel quale la Campania recita la parte di regione più povera in assoluto. E’ questa la fotografia scattata dalla Svimez, l’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, nell’annuale Rapporto sull’economia.Costante impoverimento demografico (il Rapporto parla testualmente di “tsunami” per significarne la misura), fuga verso il Centro-Nord di migliaia di persone, alta disoccupazione giovanile: dati allarmanti quelli diffusi dalla Svimez in riferimento a tutto il Meridione e, in particolare, alla Campania che nel 2010 ha fatto registrare la contrazione del proprio Prodotto interno lordo dello 0,6%, la perdita di 27.900 posti di lavoro con conseguente ingrossamento delle fila dei disoccupati (18.500 in più rispetto al 2009), l’abbandono del suolo regionale di 16.200 residenti.Cifre senz’altro inquietanti alle quali la provincia di Benevento ha fornito purtroppo un contributo. Più contenuto che nel resto della regione il calo demografico, “solo” 409 unità perse in un anno, è sul fronte dello sviluppo che giungono le note più dolenti. Pur non fornendo il dettaglio numerico relativo al bilancio occupazionale della provincia, la Svimez traccia un quadro davvero poco confortante per il Sannio. E’ in particolare la sezione del Rapporto dedicata a ‘Competitività, internazionalizzazione e innovazione’ a bocciare clamorosamente la nostra provincia. Il Rapporto individua nel Meridione 325 ‘Sistemi locali di lavoro’ e 7 differenti livelli di sviluppo: ‘Aree marginali’, ‘Aree deboli divergenti’, ‘Aree deboli convergenti’, ‘Aree urbane in difficoltà’, ‘Aree industriali in difficoltà’, ‘Aree forti consolidate’, ‘Aree forti in crescita’. Nessun comune della provincia di Benevento trova spazio nelle fasce a più elevato grado di sviluppo economico mentre non mancano centri sanniti nelle categorie svantaggiate. E’ il caso ad esempio di Circello, Guardia Sanframondi, Morcone, San Bartolomeo in Galdo, San Marco dei Cavoti, che la Svimez colloca impietosamente tra le ‘Aree marginali’ al pari delle zone interne della provincia di Avellino (Calitri, Lacedonia, Montecalvo Irpino, Paternopoli, Vallata). Ma se la città di Avellino riesce a trovare posto almeno nelle ‘Aree forti consolidate’, categoria nella quale lo studio colloca i centri che “si caratterizzano per la presenza di elevati tassi di attività e una dinamica crescente dell’occupazione”, non altrettanto accade al capoluogo sannita. Benevento viene infatti citata desolatamente tra le ‘Aree deboli’, vale a dire “aree a potenziale turistico inutilizzato” o anche “aree votate al turismo ma i cui dinamismi non sono in grado di correggere il dato complessivo di arretratezza”. Lo stesso ‘rating’ in provincia viene assegnato ad Apice. E purtroppo non possono dirsi più fortunati nemmeno i centri principali della provincia come Montesarchio, Sant’Agata de’ Goti, Telese Terme, accomunati dallo studio nella categoria ‘Aree urbane in difficoltà’ in quanto “comuni di maggiori dimensioni caratterizzati per una crescita particolarmente bassa del valore aggiunto e una forte flessione dell’occupazione e della forza lavoro”.

14 settembre 2011

TURISMO TERMALE

TERME DI TELESE (BN) Meeting delle Acli 15/18 Settembre 2011


Le Acli delle regioni del Sud Italia si incontreranno a Telese Terme dal 15 al 18 settembre per discutere di capitale sociale meridionale, relazioni sociali e valorizzazione turistica e culturale del Mezzogiorno. Tra gli ospiti dell’evento, i ministri Romano e Carfagna, il sottosegretario all’Economia Miccichè, oltre a rappresentanti di Organizzazioni professionali, Enti del turismo sociale, Associazioni di consumatori, Federazioni dei pensionati, personaggi del mondo della politica, della cultura, della ricerca, dell’informazione, del turismo, dell’università e della comunicazione.

Venerdi 16 settembre alle ore 18.00 si discuterà della “chiave sociale del turismo termale”con l’introduzione del Presidente Nazionale CTA Pino Vitale, interverranno: il sottosegretario all’Ambiente Giampiero Catone, l’onorevole Nunzia De Girolamo, , il Presidente Nazionale di Federterme Costanzo Iannotti Pecci, il giornalista RAI Puccio Corona, il Presidente Nazionale FITUS Benito Perli, la V.ce Presidente Termalisti di Ischia Stefania Capaldo, il segretario nazionale FAP Pasquale Orlando, l’Assessore alle Politiche Sociali Comune di Napoli Sergio D’angelo e l’On. Gugliemo Vaccaro. Modera il convegno il Capo Redattore Centrale del Corriere del Mezzogiorno Dott. Carmine Festa. Concluderà i lavori l’Assessore Regionale al Turismo On. Giuseppe De Mita.

“La nostra idea – spiega Pino Vitale, Presidente Nazionale del Centro Turistico Acli e ideatore del convegno – è quello di cercare un’integrazione trai le cure accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale e le cure di Benessere-Termale altamente specializzate per un target più esclusivo. Il nostro intento continua – Pino Vitale – è quello di unire i due target, cercando di avvicinare quello più esclusivo a quello accreditato; nonché tentare di creare una filiera turistica termale di tutta la Campania.

Per tutto il meeting sarà possibile partecipare a degustazioni continuative della cucina tradizionale. Un'occasione imperdibile per poter assaggiare i migliori prodotti dei vitigni nostrani ed imparare i principi che stanno alla base di un buon connubio cibo – bevanda con degustazioni guidate.

09 settembre 2011

RISORSA MEZZOGIORNO : IL BELLO E IL BUONO DEL SUD

Cento bandiere delle ACLI e delle Associazioni specifiche del sistema aclista annunciano a Telese Terme e alla Valle Telesina il prossimo meeting di Risorsa Mezzogiorno magazine delle ACLI meridionali.
Gli ultimi giorni per ritoccare il ricco programma politico e culturale della quattro giorni dedicata al bello e al buono del sud.

Diversi i temi dei convegni:

- La chiave sociale del Turismo Termale;
-
Un patto nuovo tra agricoltura e territorio: la sfida delle eccellenze;
-
Nuove forme di intermediazione nel mercato del lavoro;
-
La rete delle ACLI del Sud: una risorsa per lo sviluppo e la coesione sociale;
- Capitale sociale e rete infrastrutturale, chiavi di sviluppo dell’economia del territorio;
- Il Governo del Mezzogiorno oltre la crisi.

Ospiti prestigiosi, quaranta stand dedicati alle tipicità, spettacoli mostre e seminari per saldare capitale sociale e programmi di sviluppo.




Appuntamento a Telese Terme, quindi, dal 15 al 18 settembre!

31 agosto 2011

Lavoro. «Scomposto» e precario: le proposte Acli a convegno

Al via le giornate di studio dall'associazione
Al via da domani, 1 settembre, il 44° incontro nazionale di studi delle Acli dedicato quest’anno al tema del “Lavoro scomposto” (Verso una nuova civiltà dei diritti, della solidarietà e della partecipazione). Nei quattro giorni di convegno si alterneranno rappresentanti del mondo accademico, ecclesiale, sociale, sindacale e politico. Al centro dell’attenzione, dunque il lavoro e in particolare i limiti vecchi e nuovi del mercato del lavoro italiano. Ad aprire domani le giornate la relazione del presidente nazionale Acli Andrea Olivero.
«Guardi, l’elemento fondamentale non è l’articolo 18, ma il diritto che esso ha regolamentato». Andrea Olivero, presidente delle Acli, sa bene che parlare di articolo 18 è come giocare con il fuoco, ma la proposta di «contratto prevalente a tempo indeterminato» che presenta al 44esimo incontro nazionale di studi delle Acli - dedicato al “lavoro scomposto” e che si tiene a CastelGandolfo, nei luoghi dove esattamente trent’anni fa Giovanni Paolo II firmò l’enciclica Laborem exercens - mette le mani proprio lì.
Qual è esattamente la proposta?Andare verso una riduzione della precarietà del lavoro attraverso un contratto nuovo, che sia a tempo indeterminato ma contempli la possibilità di licenziamento nei primi tre anni. Formalizzeremo la proposta alle parti sociali e ai rappresentanti del governo, e speriamo si tramuti nelle specifiche di una proposta di legge da parte di politici più sensibili.
Facile immaginare le critiche…C’è naturalmente una resistenza, sia da parte del governo che teme che questo riduca la flessibilità, sia da parte dei sindacati, che temono si voglia toccare l’articolo 18. Non è così. Innanzitutto per noi la flessibilità in ingresso nel mondo del lavoro non è un male, a patto che resti circoscritta all’entrata. È meglio allora prevedere la possibilità di licenziare nei primi anni di lavoro, ma con un contratto a tempo indeterminato, piuttosto che condannare i giovani al supplizio di contratti che vanno di tre mesi in tre mesi. Quanto all’articolo 18… l’elemento fondamentale non è l’articolo 18 in sé, ma il diritto che esso ha regolamentato in una determinata fase storica della vita del Paese, cioè il diritto ad avere un lavoro stabile. Il tema da porre con urgenza nel dibattito odierno – dove è assolutamente assente – è come allargare i diritti di un lavoro stabile anche a quanti oggi sono esclusi dall’articolo 18.
Nel nuovo Testo unico sull’apprendistato c’è qualcosa del genere, no? Sì, qualcosa là è stato recepito, soprattutto andando a scoraggiare il continuo ricambio da parte delle imprese dei lavoratori in apprendistato. Paradossalmente questo strumento è stato visto più come sostegno alle imprese che come occasione per i giovani. Quel che è stato fatto però non basta, si deve fare di più ed è una delle grandi priorità dell’oggi. Del resto sono i dati del nostro mercato del lavoro a dirci che è necessario cambiare alcune regole.
Perché parlate di “lavoro scomposto”?Per tanti fattori insieme, non solo perché il lavoro è precario e contrattualmente frantumato. C’è un elemento antropologico per cui un tempo trovare un lavoro voleva dire diventare adulti, oggi non più, e uno sociale, per cui un tempo il lavoro era un tassello fondamentale della costruzione della propria identità, oggi non più. Anche sotto il proflo macroeconomico il lavoro è scomposto rispetto all’economia, per cui quando c’era un annuncio di licenziamenti i titoli in borsa crescevano, come se il lavoro fosse accessorio o addirittura di disturbo per l’impresa stessa. La nostra sfida, come Acli, è ricostruire il significato profondo del lavoro per le persone, la società e anche per l’economia, perché noi crediamo che solo un’economia con al centro il lavoro possa essere un’economia buona e per l’uomo.
Una riflessione è dedicata anche al rapporto tra lavoro e volontariato. È un tema delicato. C’è un pensiero che li vuole tenere distinti, per evitare forme in cui il volontariato maschera uno sfruttamento sottopagato. Però la distinzione è stata anche fonte di una profonda divisione tra questi mondi. Una realtà come la nostra deve sforzarsi di fare un’operazione di sintesi: certo ci sono delle specificità che bisogna tenere marcate ma insieme si può concorrere, costruendo progettualità specifiche, a raggiungere risultati comuni. La logica del dono e quella del lavoro non sono tra loro in contrasto, ma hanno anzi bisogno una dell’altro. Lo provano i nostri promotori sociali.
Il numero33% l’aliquota contributiva unica proposta dalle Acli sia per i contratti di lavoro dipendente sia per i parasubordinati. Cancellare il sistema della doppia aliquota contributiva ed eliminare il vantaggio economico dell’impresa ad utilizzare il contratto parasubordinato eliminerebbe i falsi contratti a progetto. I lavoratori atipici in Italia sono oggi 2milioni 583mila.

30 agosto 2011

STATI GENERALI DEL TURISMO SOCIALE IN ITALIA


STATI GENERALI DEL TURISMO SOCIALE IN ITALIA
CRITICITA’ - ATTESE - PROPOSTE

MATTINATA
Introduce e coordina i lavori Fiorello Primi
SALUTI E INTREVENTI INTRODUTTIVI
Sindaco di Castell’Arquato
Assessore Regionale
Capo Dipartimento Ministero del Turismo
RELAZIONE DI APERTURA
TURISMO: E’ TEMPO DI POLITICHE SOCIALI - UN ANNO DOPO RIMINI-
Norberto Tonini
I RAPPORTI INTERNAZIONALI E GLI STRUMENTI A DISPOSIZIONE
• OITS INTERNAZIONALE – Jean Marc Mignon, Bruno Molea
• BUONI VACANZA – Benito Perli
APPROFONDIMENTI E DIBATTITO
PAUSA PRANZO (13.00 – 14.30)
POMERIGGIO (14,30 - 17,00)
VERSO UN PROGETTO PLURIENNALE PER IL TURISMO
SOCIALE – PROPOSTE CONSIGLIATE
Coordina i lavori Norberto Tonini
Seguono interventi programmati e limitati a 10 minuti nei seguenti argomenti
• LA LEGISLAZIONE REGIONALE DI SETTORE
• IL CONTRIBUTO DEGLI ENTI LOCALI
• L’APPORTO DELL’ASSOCIAZIONISMO
• BUONI VACANZE: DEFISCALIZZAZIONE E CONTRATTAZIONE AZIENDALE
• LARGO AI SENIOR
• DIAMO UN TETTO AL SACCO A PELO
• L’ANIMAZIONE CULTURALE AMBIENTALE
• GLI ITINERARI TURISTICO – RELIGIOSI
• SUPERARE LA DISABILITA’
• UN ALLEANZA PER CONOSCERE E DISCERNERE
DIBATTITO E CONCLUSIONI


Organisation Internationale du Tourisme Social International Social Tourisme Organisation
COORDINAMENTO ITALIA
segreteria@bits-it.org www.bits-it.org


24 agosto 2011

Isole Eolie: una tassa di soggiorno per i turisti

Il sindaco Mariano Brunoda in fondo da qualche parte, vanno ripresi gli 800mila euro che servono per chiudere il bilancio in positivo, và compreso il suo stato d’animo, hanno tagliato i fondi regionali…La spiegazione ufficiale resta comunque quella di dover investire in servizi e migliorie, a favore, appunto, dei turisti. Associazione albergatori e maggioranza di centrodestra sul piede di guerra, ma potranno fare ben poco. La proposta del sindaco è stata accettata dalla presidenza del Consiglio e della Regione. Stà quindi per essere definito come agire. Ci sono 2 opzioni: far pagare un ticket di 5.00 euro a turista, oppure 1500 euro per ogni sbarco effettuato direttamente alle compagnie di navigazione.
Il presidente di Federalberghi Eolie, ha intanto scritto una lettera al sindaco, invitandolo a valutare attentamente i pro e i contro; è vero che il territorio non riesce a sopperire ad un carico così grosso di turisti “mordi e fuggi” (si parla di 10mila al giorno), pur vero che a farne le conseguenze sarebbero solo le persone oneste, che registrano tutte le presenze, agevolando così i “furbetti del quartiere” che intascherebbero in nero, con il conseguente aumento d’illegalità e mancanza di censimento, senza contare gli introiti delle tasse in meno che arriverebbero in tasca all’amministrazione, meglio allora la tassa di sbarco, così come già prospettato dall’ANCIM (Associazione Nazionale comuni Isole Minori) in sede nazionale.

13 agosto 2011

Buoni Vacanze: Campania forte richiesta

Pino Vitale, presidente nazionale del CTA (Centro Turistico Acli) nonché coordinatore regionale Campano della Fitus (la federazione che associa i principali enti di turismo sociale), presenta in anteprima i risultati relativi ai Buoni Vacanze nella nostra Regione.
Sono Lombardia e Campania le regioni che hanno utilizzato di più i buoni vacanza creati dal Ministero del Turismo; lo evidenzia un rapporto del CTA (Centro Turistico Acli) che ha rielaborato dati di fonte BVI(Buoni Vacanze italia) sullo stato di attuazione degli incentivi statali alle ferie.
"Il CTA da tempo scommette sui Buoni Vacanze con una pratica sociale in grado di rafforzarli e non a caso abbiamo potenziato tutte le nostre sedi per informare i cittadini e da settembre avremo venti sedi solo in Campania, insieme alla FAP, Patronato e il Caf .
Con questi numeri – afferma Vitale – non si cambia l’economia turistica ne si modifica il PIL del settore ma si avvia un percorso che può essere maggiormente migliorato e soprattutto allargato. Le famiglie che hanno utilizzato i buoni al 30 giugno 2011 nelle diverse province sono: Napoli richiedenti 1504 per un totale di spesa di euro 1.554.055.00, Salerno richiedenti 413 per una spesa di euro 423.465.00, Avellino richiedenti 332 per una spesa di euro 540.995.00, Caserta richiedenti 229 per una spesa di euro 216.530.00, Benevento richiedenti 79 per una spesa di euro 76.325.00.
"Insomma - spiega Pino Vitale - il sistema Campania con la sensibilità e le scelte strategiche dell'Assessorato al Turismo della Regione Campania si sta muovendo partendo da Ischia, ma per vincere la sfida ci vuole più spazio e ruolo per l'associazionismo. Non a caso il CTA ha mobilitato il sistema delle ACLI a partire dalla potente federazione anziani e pensionati (Fap acli) per una diffusione di massa dello strumento tra le famiglie e i pensionati, ma anche per spingere gli operatori economici ad accettare questo moderno mezzo di pagamento del turismo. Siamo convinti che i buoni vacanza, se irrobustiti e diffusi, possono dare un contributo importante alla crescita del turismo italiano. "Insieme alla FITUS - conclude Pino Vitale- sosteniamo le proposte in questa direzione e inoltre abbiamo avviato una riflessione in sede europea con il vicepresidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella per un uso comunitario di questo strumento"

29 luglio 2011

Il lavoro 'scomposto'. Dal 1° al 4 settembre l'Incontro di studi delle Acli

“Il lavoro scomposto” (Verso una nuova civiltà dei diritti, della solidarietà e della partecipazione) è il titolo del 44° Incontro nazionale di studi delle Acli, che si terrà quest’anno per la prima volta a Castel Gandolfo, dal 1° al 4 settembre. Nel trentennale della “Laborem exercens”, pietra miliare della dottrina sociale della Chiesa, le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani riflettono sui «poderosi cambiamenti» che negli ultimi decenni «hanno reso irriconoscibile il panorama del lavoro e delle sue rappresentazioni sociali, della produzione e del consumo». Il lavoro è “scomposto”, secondo le Acli, perché «fatica a ritrovare il suo significato, personale e sociale», tra precarizzazione dei percorsi lavorativi, moltiplicazione delle condizioni giuridico-contrattuali, perdita di valore dell’economia reale, immaterialità dei prodotti e dei capitali, individualizzazione dell’esperienza. «Ma se si scompone il lavoro, è la persona che rischia la sua integrità. E’ la società che vede disfarsi la sua rete solidale e partecipativa». Un rischio «che non è però un esito inevitabile». Le Acli fanno riferimento alla “Caritas in Veritate” di Benedetto XVI, prima enciclica sociale del nuovo secolo, e riconoscono nella “civilizzazione dell’economia”, a partire dai problemi del lavoro e dei lavoratori, «l’asse valoriale e spirituale» intorno al quale costruire «una nuova visione di società, aperta e solidale». I lavori del 44° Incontro nazionale di studi si svolgeranno a Castel Gandolfo presso il Centro Mariapoli (Via San Giovanni Battista de La Salle), a partire dal pomeriggio di giovedì 1 settembre.

Apre la relazione introduttiva del presidente delle Acli, Andrea Olivero. Previsti nei giorni successivi gli interventi del ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Maurizio Sacconi; del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, del cardinale segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone. Tra i relatori si alterneranno: mons. Giuseppe Merisi, presidente della Caritas Italiana; Tania Groppi (università di Siena); Roberto Mancini (Università di Macerata); Ivo Lizzola (Università di Bergamo); Lorenzo Caselli (Università di Genova); Michele Colasanto (Università Cattolica di Milano); Francesco Totaro (Università di Macerata); Daniele Marini (Università di Padova); Alessandra Servidori, consigliera nazionale di parità del Ministero del Lavoro. Quindi Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, Fulvio Fammoni, segretario confederale Cgil; Giorgio Guerrini, presidente di Confartigianato; Luigi Marino, presidente di Confcoopetavie; Natale Forlani, direttore generale dell’immigrazione per il Ministero del Lavoro; Alessandro Laterza, presidente della commissione cultura di Confindustria. E ancora, mons. Mario Toso, segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace; Stefano Zamagni, presidente dell’Agenzia per le Onlus; Mauro Magatti (Università Cattolica di Milano); Enrico Letta, per il Partito Democratico; Enrico Giovannini, presidente dell’Istat.

Domenica 4 settembre le Acli parteciperanno alla preghiera dell’Angelus con Benedetto XVI.

Acli: Convegno studi 1-4 settembre 2011




Buoni vacanza. Marchioni presenta in Parlamento progetto di legge

La parlamentare riminese del Pd Elisa Marchioni depositerà prima della pausa estiva della Camera un progetto di legge per la modifica dello strumento del buono vacanza: 'Da sussidio per i meno abbienti a incentivo per i lavoratori, a costo zero per lo Stato grazie all'incremento dell'Iva' spiega.
La proposta della deputata riminese prende ispirazione dalla Francia, dove il sistema dei buoni vacanza è simile a quello dei buoni pasto, con una quota per ogni famiglia interamente detassata che in parte è a carico del datore di lavoro e in parte a carico del lavoratore.Ci sarebbero vantaggi non solo per le famiglie ma anche per il turismo, secondo la Marchioni, "che beneficerà di maggiori flussi di famiglie. Senza contare che si potrebbe allargare il mercato consentendo di spendere in Italia anche i buoni vacanza francesi e svizzeri" spiega.Il progetto al momento è sottoposto al confronto con le realtà che si occupano di turismo sociale ed erogano oggi i buoni vacanza ed è in discussione alla X Commissione della Camera, dedicata ad Attività produttive, Commercio e Turismo. "Spero che possa essere approvato: ci sono segnali incoraggianti di condivisione bipartisan" conclude Elisa Marchioni.

24 luglio 2011

Buoni Vacanza.

Stanziati 2 milioni di euro per le vacanze dei dipendenti pubblici

Il Ministro del turismo, Michela Vittoria Brambilla, e il Presidente dell’Istituto nazionale di previdenza dipendenti amministrazione pubblica (INPDAP), avvocato Paolo Crescimbeni, hanno presentato un accordo di collaborazione che si inserisce nelle politiche di sostegno al turismo sociale già avviate dal Ministero, tra cui i “Buoni Vacanze” che prevedono un contributo statale fino al 45% del costo del viaggio per le famiglie a più basso reddito.
Si tratta del primo accordo del genere tra il Ministero del turismo ed un istituto di previdenza e costituirà un modello per future intese con altre realtà.
L’intesa consentirà agli iscritti Inpdap, ai pensionati, alle famiglie con bassi redditi e ai portatori di disabilità di ogni livello, di effettuare soggiorni in località turistiche grazie sistema dei buoni vacanze. Gli iscritti all’Inpdap che appartengono alle categorie sopra descritte, in qualsiasi periodo dell'anno, potranno prenotare una vacanza nelle strutture convenzionate godendo di tale importante contributo dello Stato e contando su una quota aggiuntiva di pari entità messa a disposizione dall'istituto. Una particolare attenzione sarà riservata alle persone con disabilità che avranno diritto ad un contributo raddoppiato rispetto all’ordinario. L'Inpdap ha stanziato 2 milioni di euro per le vacanze dei propri iscritti nel 2011 e ulteriori risorse saranno garantite per i successivi due anni. Dalla prossima settimana l’istituto avvierà la selezione delle famiglie che avranno diritto al contributo sulla base criteri socio-economici già previsti per i Buoni vacanze.

21 luglio 2011

MINISTERI: BRAMBILLA APRE UFFICI TURISMO A MONZA E NAPOLI

E' stato avviato l'iter per l'apertura a Monza e Napoli degli uffici operativi e degli sportelli del ministero del Turismo, le cui risorse saranno reperite nell'ambito delle dotazioni gia' assegnate all'amministrazione senza ulteriori aggravi''. Ad annunciarlo e', in una nota, il ministro Michela Vittoria Brambilla.
''Ritengo importante perseguire l'obiettivo di una maggiore e piu' efficace presenza sul territorio, per essere ancora piu' vicini agli operatori e ai cittadini - dichiara -. Il turismo rappresenta oggi una grande opportunita' per l'economia italiana e la nostra responsabilita' e' quella di favorire in ogni modo il suo sviluppo, anche garantendo un migliore raccordo su tutto il territorio con una presenza al Sud e al Nord oltre che a Roma. Ogni area del paese ha infatti peculiarita' ed esigenze diverse, alle quali sara' possibile corrispondere ancora meglio con un diretto e costante contatto con gli operatori che lavorano ogni giorno sul campo''.
''L'emergenza rifiuti di Napoli - continua Brambilla - penalizza quotidianamente e da troppo tempo la citta', con inevitabili conseguenze negative sia per l'offerta turistica locale che per l'immagine dell'Italia a livello internazionale. La situazione presenta livelli di criticita' di tale rilevanza per gli operatori del turismo e per l'economia locale, che si ritiene opportuna una presenza stabile del Ministero del Turismo nel capoluogo campano, al fine di intervenire con rapidita' e di rispondere piu' efficacemente alle diverse esigenze dei turisti e degli imprenditori. Da Napoli, citta' che vanta una storia e una cultura uniche, intendo far partire il programma di rilancio turistico di tutto il Mezzogiorno d'Italia, un territorio dalle meravigliose bellezze e potenzialita', ancora in tanta parte inespresse ''.
''Importanti'' anche le prospettive turistiche per il nord dove sabato prossimo, alla Villa Reale di Monza, verra' inaugurata la nuova sede dei ministeri che apriranno gli uffici decentrati: ''La Lombardia - conclude il ministro - e' tra le regioni che registrano le migliori performance turistiche, cosi' come le vicine Emilia Romagna e Veneto. La presenza in quest'area del Ministero del Turismo risponde alla volonta' di sostenere in maniera diretta un territorio strategico per il settore e che rappresenta un punto di collegamento con l'Europa e con il resto del mondo, anche in prospettiva dell'Expo 2015. Intercettare questi grandi flussi internazionali e promuovere lo sviluppo del turismo in territori che, negli anni, hanno gia' visto l'affermazione di importanti distretti industriali, e' un'ulteriore priorita' per la mia agenda di Governo, che credo si possa meglio raggiungere con una presenza stabile e ben riconoscibile''.


22 giugno 2011

TERZO SETTORE. In piazza contro i tagli

Domani la mobilitazione davanti a Montecitorio e in altre città d'Italia


“Basta tagli, ora diritti! Sussidiarietà, non scaricabarile!” con questo slogan oltre 100 organizzazioni di terzo settore, associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato e della cooperazione sociale, enti di promozione sportiva e culturale, si riuniscono in piazza per dire “No” ai tagli massicci alle politiche sociali e per rimettere al centro la persona e i suoi diritti.Una mobilitazione nazionale promossa dal Forum del Terzo Settore e dalla campagna I diritti alzano la voce che si svolge in contemporanea in 14 tra le principali città italiane: ad Ancona, Belluno, Bologna, Catanzaro, Firenze, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino, Venezia, Verona, Vicenza. La crisi economica in cui è coinvolto il nostro paese ha causato la perdita di posti lavoro, indebolito risparmi e sicurezze, spingendo un numero sempre maggiore di famiglie verso la povertà. A fronte di questa situazione il Governo ha compiuto tagli massicci alla spesa sociale, riducendo dell’80%, in soli quattro anni, gli stanziamenti per i fondi nazionali delle politiche sociali, che sono passati dai 2,5 miliardi di euro del 2008 ai 538 milioni del 2011.Giovani, famiglie, disabili, anziani alzano la voce per ribadire alle forze politiche, al Governo e all’opinione pubblica che i tagli effettuati negano i diritti delle persone e cancellano le risposte che il terzo settore ha cercato di costruire in questi anni. “Ci sentiamo in dovere di alzare la voce, anche per quei tanti soggetti che non riescono a farlo – afferma Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo settore – contro tagli drastici e privi di razionalità che diventano la scure rispetto alla sussidiarietà del nostro paese”. “Senza risorse non si può mantenere un welfare dignitoso, né tanto meno capace di promuovere il protagonismo delle persone – prosegue Olivero – Il Governo afferma di voler scommettere sulla sussidiarietà, ma le azioni concrete non si vedono. Il Terzo Settore chiede che venga cambiata la rotta nella prospettiva di far crescere un modello di welfare e non di liquidarlo”.“Chiediamo – afferma Lucio Babolin, portavoce della campagna I diritti alzano la voce – il minimo indispensabile per poter vivere in maniera dignitosa. Ci mobilitiamo ancora una volta per far capire al Governo e a tutte le forze politiche che non può esserci sviluppo senza dare risposte ai bisogni reali dei cittadini. Gli italiani – prosegue Lucio Baboli – sono stanchi di sogni e promesse: sono preoccupati per i problemi che devono affrontare ogni giorno. Noi chiediamo riforme che tengano insieme tutela dei diritti e benessere diffuso. È questa la via maestra per rilanciare il paese.” I promotori della mobilitazione avanzano alcune proposte precise:

La definizione dei ”livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali”, come previsto dalla nostra Costituzione (art. 117).·

Un forte investimento nelle politiche sociali, attraverso un congruo aumento delle risorse destinate al sociale, all’educazione e alla scuola.·

Una reale e concreta applicazione del principio di sussidiarietà previsto dalla Costituzione (art. 118) e dalla legge 328/00 sul sistema dei servizi sociali, che dia un effettivo riconoscimento di pari dignità alle organizzazioni della società civile.·

Una misura universalistica di sostegno al reddito contro la povertà e un concreto aiuto a ridurre i rischi di vulnerabilità sociale.·

Il ripristino del fondo per le non autosufficienze e il suo potenziamento.·

Adeguato finanziamento del Piano Nazionale Infanzia e Adolescenza e un adeguato ripensamento delle Politiche Giovanili.·

La definizione del Piano Nazionale per la Famiglia e il suo adeguato finanziamento.·

Il rilancio del Servizio Civile Nazionale, quale esemplare esperienza di cittadinanza attiva dei giovani, con investimenti coerenti.

All’Appello hanno dato il loro sostegno anche organizzazioni sindacali e movimenti politici.

19 giugno 2011

L'Ambasciatore del Mozambico in Italia in visita agli scavi di Pompei

E' con vivo entusiasmo che ho accettato l'invito di Pino Vitale Presidente Nazionale del Centro Turistico Acli e di Pasquale Orlando Segretario Nazionale della F.A.P.ACLI di accompagnare agli Scavi Archeologici di Pompei a nome di ABC Acli Beni Culturali la Ambasciatrice del Mozambico in Italia, la Dr.ssa Carla Elisa Luis Mucavi. Grazie a Franco de Paola della Presidenza Acli Provinciali, rapidamente è stata allestita una delegazione con Luigi Amodio esperto dei luoghi ed ex dipendente dei Beni Culturali, lo staff di Radio Azzurra e Report - TV di Antonio Di Rosario e del mitico Adriano Caiazza.
E' la scelta politica delle Acli della promozione sociale della cultura attraverso una Associazione Provinciale Napoletana ABC (Acli Beni Culturali) che agisce sul territorio più ricco del mondo, infatti, abbiamo cominciato con il nostro congresso nel Centro Storico organizzando delle visite guidate alla Quadreria di Caravaggio al Pio Monte della Misericordia , alla Chiesa di San Lorenzo Maggiore e alla Biblioteca dei Gerolamini grazie alla Prof. Arch.Marilina Aurisicchio, iscritta ad ABC Acli Beni Culturali .
Ma veniamo allo Stato della Repubblica del Mozambico, nostra ospite al Congresso Nazionale dei C.T.A tenutosi a Napoli il 10 e 11 giugno.
Il Mozambico è uno Stato dell'Africa Sud-Orientale con oltre 2500 kilometri di coste sull'Oceano Indiano, ideale per le vacanze .
Il Mozambico ha ottenuto l'indipendenza dal Portogallo nel 1975, ma subito dopo per oltre 15 anni è stato funestato da una guerra civile, che ha contribuito a rendere questo Paese uno dei più poveri del Mondo.
Per concludere, ABC (Acli Beni Cuturali) ha dimostrato che è possibile anche la governance di scambi culturali internazionali, conciliandoli sempre con la proposta Aclista sistemica di un ripristino funzionale del Centro Storico di Napoli, terremo a tal scopo il II seminario a sul tema il 22 giugno alla Fondazione Banco di Napoli.
di Paolo Pantani

13 giugno 2011

Pino Vitale confermato Presidente Nazionale del CTA

Al termine della prima giornata di lavori la conferma con scrutinio segreto per il presidente nazionale.
Grande successo per il IV Congresso nazionale del CTA Centro Turistico ACLI tenuto a Napoli sul tema “Turismo Sociale, strumento di conoscenza per un nuovo umanesimo”. Una due giorni di confronto e dibattito arricchita dalla presenza di rilevanti esponenti delle istituzioni.
Un significativo intervento è stato svolto dall'Ambasciatrice della Repubblica del Mozambico Carla Mucavi, mentre a rappresentare il Governo è intervenuto il sottosegretario all' Economia Bruno Cesario.Pittella vice presidente del parlamento europeo, De Mita vice presidente e assessore al turismo della Regione Campania, Ferrara vice presidente della Provincia, Perli presidente della Fitus, Della Corte dell'Università Federico II, sindaci e amministratori locali hanno messo a fuoco le nuove linee del turismo sociale insieme ai delegati CTA provenienti da tutte le province..
Importante contributo del Vescovo ausiliare di Napoli Mons. Lucio Lemmo che ha portato anche il saluto del Cardinale Sepe. Presente Postiglione, collaboratore politico del neo Sindaco di Napoli De Magistris .Rilevante la presenza dei dirigenti delle ACLI Nazionali (con il Presidente Olivero, i vice presidenti Rizzi e Consiglio, i consiglieri di presidenza Boni, Drezzadore, Cucciniello, il segretario generale Oliva, la responsabile famiglia Borzi', il segretario nazionale della Fap Pasquale Orlando, il segretario dei Giovani Faillla, il presidente di ACLI Terra Zannini con il direttore Cipriani, i responsabili per il Mezzogiorno Budano, delle aree metropolitane Bottalico, dell'immigrazione Russo, il presidente della Lombardia Armelloni) e territoriali ( da Milano a Padova, da Salerno a Trapani) e dell'Us.Acli.
Il Congresso è stato presieduto da Pier Paolo Napoletano, responsabile nazionale allo sviluppo associativo.
Tema forte il progetto “Buoni vacanza Italia”, con la proposta del presidente nazionale Pino Vitale di lanciare, d’intesa con la Fitus – Federazione Turismo Sociale,100 sportelli informativi nelle 100 sedi CTA territoriali sparse in tutta Italia, per promuovere la possibilità, riservata ai cittadini che vivono una situazione di difficoltà, di ricevere un aiuto economico per recarsi in vacanza.
“Crediamo molto nella potenzialità di un turismo equo e solidale rivolto a famiglie, giovani, anziani, diversamente abili, rispettoso dei luoghi di vacanza e del turista. Il turismo sociale rappresenta un nuovo modo di concepire la risorsa turistica, potenziando, così, la domanda anche in periodi di bassa stagione. Si tratta, in altri termini, di affermare il diritto alla vacanza soprattutto se si pensa che, secondo le nostre stime, il 35% degli italiani, per motivi economici o sociali, ne è escluso: vedersi negata una vacanza significa vedersi negato un diritto.” afferma Vitale.
Il turismo sociale apre finalmente le frontiere all’Europa, uscendo dal territorio nazionale. Durante il congresso è stata lanciato il progetto di creare il “voucher europeo”, strumento di semplificazione nella prestazione di servizi turistici, a sostegno soprattutto di un valido scambio sinergico tra giovani del vecchio continente, in un’avvincente ricerca di cultura ed identità comune.

Profit e non profit: nuove prospettive per il turismo sociale

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