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23 ottobre 2011

Da Nord a Sud un ponte per la tipicità targato CTA

A Pietrastornina (AV), si terrà un incontro promosso dal Presidente Provinciale del Centro Turistico Acli di Avellino, Luigi Salvati, volto alla valorizzazione dei prodotti tipici locali; un appuntamento di qualità indiscussa che mirerà a far conoscere l’intero territorio Irpino.L’evento, promosso in unione con il CTA Nazionale, punta alla conoscenza e alla riconsiderazione del territorio Irpino e dei suoi prodotti.


Lo scopo fondamentale di tale evento, che porterà per ora un gruppo di 100 soci del CTA di Cremona, è quello di fondere culture diverse e di creare una nuova rete turistica-enogastronomica.


Da Montevergine ci si sposterà verso Pietrastornina dove, accolti dal sindaco, l’Ing. Turtoro Antonio, da Padre Giovanni Merolillo, dal Presidente Nazionale CTA, l’irpino Pino Vitale e dal Segretario Nazionale della FAP Acli Pasquale Orlando, sarà possibile gustare i più importanti prodotti tipici della zona, godendo della suggestiva realtà della nostra terra.


Sarà possibile, inoltre, gustare un ottimo pranzo presso il ristorante “Il Buongustaio”, nonché ammirare uno scenario reso possibile grazie a stand e gazebi messi a disposizione dall’Associazione “La Vela”.Al termine della giornata verrà consegnato agli ospiti un sacchetto contenente prodotti locali, grazie a “Print Solution”.
Gli organizzatori confidano in una forte e grande partecipazione ed auspicano che questa sia solo la prima tappa di un tour turistico culturale ed enogastronomico, che già da ora prevede un possibile incontro di un ulteriore gruppo proveniente dal CTA di Roma.

21 ottobre 2011

Passione, progettazione, professionalità, le tre P per il Centro Turistico ACLI

Analisi, confronto linee guida per r-innovare il CTA - Meeting formativo della grande organizzazione del turismo sociale aclista

Cento tra dirigenti e operatori del turismo sociale sono a Ischia presso l’Hotel Moresco per partecipare a un grande appuntamento formativo promosso dal CTA, l’ente di turismo sociale promosso dalle ACLI. Provenienti da ogni parte d’Italia i partecipanti si confronteranno sulla nuova domanda turistica al tempo della crisi approfondendone gli aspetti economici e culturali, con loro esperti di marketing e promozione ma anche filosofi, sociologi e giuristi.
“La nostra idea – spiega Pino Vitale presidente nazionale- è quella di mettere in campo esperienze autentiche e forti di socializzazione, di conoscenza e stili di vita rinnovati mantenendo alta la professionalità delle nostre proposte sempre con un occhio attento allo sviluppo territoriale e all’occupazione giovanile. Un grande incontro formativo e di studio – spiega il Presidente Nazionale – per calibrare al meglio la nostra programmazione annuale tenendo conto nella progettazione di interventi turistici innovativi anche l’esigenza della destagionalizzazione”.
La scelta di Ischia come sede dell’iniziativa dell’organizzazione turistica delle Acli conferma al legame storico con l’Isola Verde già sede in passato di numerose iniziative. All’incontro parteciperanno anche molti dirigenti del sistema Acli nell’ottica di un lavoro comune dell’associazionismo sul terreno del turismo sociale.
“Il diritto alla vacanza delle famiglie popolari rischia di essere messo in difficoltà dalla crisi economica- spiega Pino Vitale presidente nazionale del CTA- quando leggiamo del crollo delle prenotazioni e della bassa occupazione delle camere d’albergo,sappiamo che si tratta di persone che hanno dovuto rinunciare alla vacanza, allo svago, al turismo”.
Il CTA, da anni, si occupa di turismo sociale e ogni anno organizza migliaia di cittadini con proposte di alta qualità e costi corretti.
“Oggi vogliamo puntare alle famiglie con proposte innovative capaci di garantire svago,cultura e qualità della vita-continua Pino Vitale- l’altra sfida è quella di concordare con gli operatori e le strutture turistiche l’allargamento concreto delle opportunità per le persone disabili che incontrano ancora enormi difficoltà nella fruizione turistica”.
Parlare di turismo per le famiglie, in periodi di crisi economica, e nei mesi non tradizionalmente legati ai periodi di ferie, come l’estate, può sembrare quasi una provocazione. Non lo è affatto, invece, se il turismo del quale ragioniamo diventa accessibile a tutti. Un turismo – come si afferma oggi con terminologia ricorrente – veramente “solidale”. Solidale ma buono, di serie A!


18 ottobre 2011

Rush finale per il servizio civile

La presentazione delle domande fino al 21 ottobre. Per i lettori una selezione degli enti disponibili
Ultimi giorni per il partecipare al bando sul servizio civile 2011. La scadenza per poter inviare le domande è fissata al 21 ottobre 2011, alle ore 14:00. Chi è interessato deve inviare la richiesta all'associazione direttamente, la quale informerà i candidati sul processo di selezione. L'età minima è 18 anni, quella massima, è fissata al compimento dei 29 anni, vale a dire possono presentare domanda tutti i giovani che hanno compiuto 28 anni e 364 giorni. Ai volontari spetta un compenso di 14,46 euro netti giornalieri, per un totale 433,80 euro netti mensili

10 ottobre 2011

Lavoro. Donne e giovani si raccontano

Una ricerca della Acli realizzata con 150 interviste realizzate nei paesi dell'Uninone Europea

“Io non riuscirei a fare un lavoro che non mi faccia sentire utile… non riesco a lavorare solo per i soldi”. “Il lavoro è importante, ma non può mai prevaricare la vita, che spesso è messa da parte”. “Per me il lavoro è una sfida, e non mi tiro mai indietro”. Sono alcune delle testimonianze dei giovani e delle donne intervistate dalle Acli internazionali (Fai) in 9 Paesi europei (Belgio, Francia, Gran Bretagna, Germania, Italia, Olanda, Svizzera, Albania e Kosovo) per un’indagine qualitativa presentata oggi a Londra nel corso del seminario internazionale promosso dal Centro europeo per i problemi dei lavoratori (Eza). “L’umano lavoro. Biografie lavorative di donne e giovani in Europa” è il titolo della ricerca (oltre 150 interviste semi-strutturate) che mira ad indagare vissuti, bisogni e aspettative rispetto ai temi del lavoro e della rappresentanza.
“Da sempre ho sentito dire che il lavoro nobilita l’uomo – dice una donna francese –. Ora sono consapevole di quello che significa, ho preso coscienza di questa nobiltà che interessa qualsiasi lavoro dignitoso. La nobiltà consiste nel fatto che lavori per apportare qualcosa alla società. E anche il lavoro che può apparire più banale serve a mandare avanti questa macchina che è il mondo”. Malgrado la crisi e le difficoltà che giovani e donne incontrano, in Italia come in Europa - scrivono i ricercatori delle Acli – emerge dalle risposte «un grande investimento ideale nel lavoro, in termini di valori e significati». “Per me la vita dovrebbe essere incentrata, anche in ambito lavorativo, nell’aiutare gli altri”, dice una ragazza inglese.
I significati immateriali del lavoro prevalgono su quelli materiali nelle biografie dei giovani e delle donne. C’è chi considera il lavoro un mero strumento per la sicurezza e l’indipendenza economica; chi gli attribuisce invece la capacità di andare oltre e offrire un contributo più profondo alla vita, sia individuale che collettiva. «Sono sicuro di aver dato il mio contributo all’ufficio legale portando molti valori democratici nelle leggi del Kosovo», afferma un giovane avvocato kosovaro.
Sul piano individuale, “il lavoro è un modo per avere un’identità, perché purtroppo sei quello che fai. Per questo cerchiamo di fare qualcosa che ci rappresenti” dichiara una giovane lavoratrice francese. Il lavoro è anche una sfida: “Confrontarsi con se stesso, mettersi alla prova e mettersi in gioco per ottenere qualcosa in più” – dice un altro giovane. Sul piano delle attitudini richieste, “uno dei valori importanti è di essere flessibili – dice un giovane tedesco –: cioè adattarsi a situazioni nuove, spesso collegate con problemi”. E poi “essere creativo, prendere iniziative e portare qualcosa di più”, testimonia un suo collega belga.
Per quanto riguarda le donne, pur riconoscendo che ci sono leggi, strumenti e misure, gli intervistati riferiscono di una realtà quotidiana assai diversa, di difficoltà e ineguale trattamento, legato soprattutto alla maternità, alle retribuzioni, al peso dei carichi familiari.
“Quando sono diventata mamma ovviamente i miei orari sono cambiati – racconta una donne inglese – e non è stato possibile recarmi sempre in ufficio perché non avendo famiglia e non volendo lasciare il bambino con estranei ho preferito cambiare, lasciare il lavoro”. Una sua collega albanese: “Mi piace tanto lavorare e lavoro con tanta gioia, solo mi stanco molto con i lavori di casa. A casa ho troppo lavoro da fare. Nessuno mi da una mano e ho 3 uomini in casa. Appena finisco qui si comincia il lavoro a casa e vice versa senza sosta, senza respirare. A volte sono molto più contenta quando vengo a lavorare, perché quando mi siedo davanti alla macchina da cucire mi rilasso”.
Il lavoro rimane dunque per le donne europee uno strumento di emancipazione (“Non fare lavorare le donne è un modo per tenerle legate”) e di piena cittadinanza: “Il mio lavoro – racconta una donne inglese – mi dà la possibilità di sviluppare un’altra parte di me stessa, forse più privata, anche più creativa, diciamo è un’altra parte di me e mi mancherebbe se non l’avessi”.
Per quanto riguarda i giovani, spiegano i ricercatori, il quadro è ancora più fosco: quelli occupati, hanno di solito condizioni lavorative precarie; quelli non occupati si dibattono nella ricerca di un lavoro. Dalle numerose interviste realizzate si delinea il profilo di «una generazione sacrificata e condizionata dalle scarse tutele anche per l’avvenire. Una sorta di “buco nero” nella catena generazionale».
“Anche quando prima o poi la crisi finirà, laddove dovesse finire, ci saranno conseguenze per questa generazione, che non finiranno nel giro di pochi anni e che sono convinto ci trascineremo a vita. Chi oggi è un cassaintegrato, chi oggi è un precario, chi oggi non ha la possibilità di risparmiare, chi non ha la possibilità di costruirsi una famiglia, di costruirsi anche delle reti sociali stabili, di costruirsi un futuro previdenziale … è destinato a vivere una sorta di crisi permanente C’è questa generazione, che è una generazione di mezzo, che, continuerà a pagare un prezzo molto alto. Oggi pesa sulle spalle dei genitori e domani sarà una generazione che peserà sulle spalle dei figli” (Testimone, Italia)
Malgrado tutto ciò, scrivono i ricercatori delle Acli, «i giovani non smettono di aver fiducia nell’Europa, considerato uno spazio vitale e imprescindibile quando si parla di lavoro. Sottolineano però l’importanza di una accelerazione nella costruzione europea sotto il profilo sociale e politico, a riprova della incompletezza di un sviluppo unicamente economico».
Infine il tema della rappresentanza e della partecipazione. Tra gli intervistati prevale l’atteggiamento della delega: “Non so come funzionino – dice una donna inglese – però mi aspetterei di vedere riconosciuti i miei diritti rivolgendomi ad un sindacato”. Disimpegno e lontananza sono gli atteggiamenti più problematici, in cui ricadono coloro che non si sentono rappresentati e che per questo non sono stimolati a partecipare (“Non ho mai approfondito l’argomento, non ho mai avuto l’occasione di essere quantomeno informato a sufficienza o di trovarmi a partecipare”, giovane olandese). Eppure emerge – affermano i ricercatori - «il bisogno di nuovo modello di rappresentanza che vada oltre la delega e la militanza tradizionale, al quale arrivare attraverso un percorso di riconoscimento e superamento delle nuove forme di lavoro sempre più precarizzate e individualizzate».

07 ottobre 2011

Turismo

Acli, corso per i volontari dell'accoglienza turistica


L'Associazione Volontari Aclisti organizza un corso, nella Sala Conferenze del Planetario, sul tema "Lo sviluppo dell'accoglienza rivolta al turismo culturale e sociale, grazie anche alle nuove tecnologie disponibili". Il Corso di formazione, rivolto a volontari, attraverso seminari in aula e visite guidate, ha lo scopo di formare la figura di "Mediatore Culturale dell'Accoglienza" per l'assistenza e l'accoglienza, anche mediante strumenti informatici, ai gruppi di turisti culturali, scolastici e del turismo sociale che raggiungono Ravenna e la sua provincia.
Il corso inizia il 19 ottobre ed è articolato in 8 incontri settimanali in aula e circa 10 visite guidate dei principali monumenti e musei di Ravenna e Provincia. I temi trattati vanno dalle tecniche di comunicazione a quelle di valorizzazione del patrimonio UNESCO della città, dalla candidatura di Ravenna a Capitale Europea della Cultura alla storia dell'Associazionismo solidale dopo l'Unità d'Italia; le informazioni complete e la documentazione sono reperibili sul sito www.volontariaclisti.org, oppure telefonando al 389 6535450.

06 ottobre 2011

CENTRO TURISTICO ACLI



Percorso Formativo Nazionale CTA
“Passione, progettazione e professionalità: analisi, confronto e linee guida per r-innovare il CTA"

Ischia 12 – 15 Ottobre 2011




PROGRAMMA:
Mercoledì 12 ottobre 2011
Pomeriggio, ore 15.30: INIZIO dei LAVORI
· Presentazione dell’attività nazionale CTA
Pino Vitale, Presidente Nazionale CTA
· Introduzione del percorso formativo “Passione, progettazione e professionalità:
analisi, confronto e linee guida per r-innovare il CTA”
Matteo Altavilla, Vice Presidente Vicario Nazionale CTA
· Analisi sulle organizzazioni
Mauro Ferrari, Sociologo
· Il mercato turistico, trend e prospettive
Fabiola Sfodera, Docente di Marketing e Management
· Importanza della comunicazione nel turismo sociale
Gabriele Polla, Vice Presidente Nazionale CTA
ore 19.30: chiusura lavori e cena
Giovedì 13 ottobre 2011
Mattina, ore 9.30: PROSEGUO dei LAVORI
· Saluto
Andrea Olivero, Presidente Nazionale Acli
· Dalle tesi congressuali alle strategie organizzative
Matteo Altavilla, Vice Presidente Nazionale CTA
· Riflessioni sui sistemi organizzativi del sistema Acli
Roberto Oliva, Segretario Generale Acli
· Tesseramento di sistema
Pierpaolo Napoletano, Responsabile Nazionale Sviluppo Associativo
· Sviluppo delle aree del Mezzogiorno
Gianluca Budano, Responsabile Acli Mezzogiorno
· Il ruolo dell’informazione statistica nei percorsi di innovazione del CTA
Gianfranco Zucca, IREF
· Laboratorio sui “turismi”: giovanile, inclusivo, accessibile
Fabiola Sfodera, Docente di Marketing e Management
ore 13.30: pausa pranzo
Pomeriggio, ore 15.30: RIPRESA dei LAVORI
· Conclusioni dei lavori sui “turismi”: giovanile, inclusivo, accessibile
Fabiola Sfodera, Docente di Marketing e Management
· Identità delle organizzazioni
Mauro Ferrari, Sociologo
· Il Decreto Legislativo 23 maggio 2011 n.79 – aspetti legali
Marco Ferrero, Avvocato
ore 19.30: chiusura lavori e cena
Venerdì 14 ottobre 2011
Mattina, ore 9.30: PROSEGUO dei LAVORI
o Restituzione dei lavori di gruppo
· Il Decreto Legislativo 23 maggio 2011 n.79 – approfondimento
Tito Livio Mongelli, Esperto di Turismo Sociale
· Turismo Sociale come strumento educativo
Don Salvatore Fratellanza,Direttore dell’ufficio per la Pastorale del Tempo
Libero, Turismo, Sport della Diocesi di Napoli
· Contributi del sistema Acli: riflessioni, analisi e proposte
Michele Rizzi, Vice Presidente Vicario Nazionale Acli
Maria Grazia Fasoli, Membro di Presidenza Nazionale Acli
Lidia Borzì, Responsabile Ufficio Progetti Acli Nazionale
Giuseppe Failla, Segretario Nazionale GA
Pasquale Orlando, Segretario Nazionale FAP Acli
Elisabetta Mastrosimone, Responsabile Nazionale US Acli area Welfare
Michele Zannini, Presidente Nazionale Acli TERRA
ore 13.30: pausa pranzo
Pomeriggio, ore 15.30: RIPRESA dei LAVORI
Contributi esterni:
· Consorzio Alilauro
Vito Mattera (Responsabile Azienda)
· Mondial Assistance
Marco Rencricca (Responsabile area Assistance)
· Confronti e Dibattito
ore 19.30: chiusura lavori e cena
Sabato 15 ottobre 2011
Mattina, ore 9.30: PROSEGUO dei LAVORI
· Proseguo dei percorsi formativi e di coordinamento regionale e nazionali
· Confronti e dibattito sui temi affrontati.
· Conclusioni del percorso formativo “Passione, progettazione e professionalità:
analisi, confronto e linee guida per r- innovare il CTA”.

Profit e non profit: nuove prospettive per il turismo sociale

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